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Zucca, curiosità di un ottimo alimento di stagione!

Laura Dipasquale • feb 02, 2022

Con il termine “zucca” si indicano i frutti di diverse piante che appartengono alla famiglia delle Cucurbitacee.

Proprietà

Tutte le zucche contengono una grande quantità di beta carotene (provitamina A), che poi l’organismo è in grado di trasformare in vitamina A: 150 g di prodotto apportano il 100% del fabbisogno quotidiano di provitamina A.

La zucca fornisce sia luteina e zeaxantina, due carotenoidi utili per ritardare l’invecchiamento oculare che beta criptoxantina e alfa carotene, efficaci nella prevenzione dal cancro.

La zucca contiene anche alti quantitativi di vitamine B2, B5, B6, B9, C e K, oltre a minerali come ferro, manganese e rame. Lo zinco contenuto nei semi di zucca è efficace per alleviare i disturbi della minzione: se si hanno queste problematiche è quindi utile consumare una manciata al giorno di semi di zucca!

La zucca apporta solo 34 kcal per 100 g di prodotto commestibile, a fronte di un alto contenuto in vitamine e fibre, ottime per favorire il transito intestinale.

Conservazione

La zucca si conserva a lungo in luoghi freschi e asciutti ed è ottima consumata nelle zuppe, nella pasta, nei risotti e perfino nei dolci!

Autore: Anna Rana 31 gen, 2022
Per raggiungere questo obiettivo è importante, se non fondamentale, affidarsi alle competenze degli esperti, come nutrizionisti, dietologi e dietisti.
Autore: Dott. Maurizio Tommasini 15 mar, 2020
Il nostro sistema immunitario ci protegge ogni giorno da invasioni e pericoli, un lavoro complesso che richiede grandi quantità di energia e materie prime. Esiste una relazione tra dieta e sistema immunitario: certi nutrienti sono essenziali per garantire delle efficaci difese e una loro carenza può ridurre in misura rilevante la capacità di far fronte all’invasione di patogeni. Il sistema immunitario è una complessa rete di strutture, elementi cellulari, mediatori chimici che svolge una molteplicità di funzioni: ci protegge costantemente da un’enorme varietà di patogeni; combatte le infezioni; discrimina con notevole precisione, mostrando un’enorme flessibilità, tra le sostanze e i microrganismi che possono essere una reale minaccia e quante non lo sono e possono quindi essere tollerate; è in grado di riconoscere ed eliminare cellule cancerose; mantiene un aggiornato “schedario” di tutti gli antigeni con cui è entrato in contatto, in modo da poter entrare immediatamente in azione nel momento in cui questi dovessero ripresentarsi, una vera e propria memoria cui le vaccinazioni devono la loro notevole efficacia. Questa complessità comporta ovviamente problemi, quando la risposta immunitaria è insufficiente e lascia spazio all’azione di patogeni o cellule cancerose, o quando indirizzata verso il bersaglio sbagliato, come avviene nelle allergie, nelle quali la reazione, più o meno marcata, è rivolta verso antigeni innocui, come polline o proteine presenti in alcuni alimenti, oppure nelle patologie autoimmuni, nelle quali l’attacco è indirizzato verso tessuti sani, con danni più o meno estesi e lesioni fortemente invalidanti o addirittura letali. Appare quindi evidente come sia necessario creare le condizioni necessarie a garantire la miglior efficienza possibile del sistema immunitario, fornendo l’energia necessaria, enorme in caso di infezione, e le sostanze indispensabili alla sintesi e al funzionamento ottimale di tutti gli elementi che ne fanno parte.
Autore: Dott.ssa Giulia Morello 10 feb, 2020
Donne e premio Nobel Sapevate che il premio Nobel si attribuisce dal 1901 e che in tutti questi anni solamente 50 donne sono state insignite di questo prestigioso riconoscimento? Ciò significa, tradotto in percentuale, che la rappresentanza femminile premiata non supera il 4%. Questa percentuale scende ancora se prendiamo in considerazione il campo delle discipline…
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